Il Prosecco e le sue declinazioni
Una ricetta firmata Igles Corelli
Andando a curiosare nel mercato, Special Gift, brand aziendale specializzato nel settore della regalistica enogastronomica d’eccellenza, propone, nel suo catalogo natalizio ispirato all’oro, creazioni uniche e preziose dove il Prosecco fa bella mostra di sé in una cornice veramente aurea.
Il fulcro di questo articolo però non è glorificare il Prosecco, ma capire come esso viene visto dai più e come agisce nel linguaggio comune, con i suoi contrasti e le sue certezze.
È il momento d’oro per le bollicine: poco alcolici e briosi, vincono i Prosecchi, dal profumo deciso e inconfondibile, sapore garbato dal buon retrogusto, perlage autentico e fine che rimane a lungo; bollicine che in trasparenza continuano la loro ascesa, una movida persistente.
Il titolo, Finché c'è Prosecco c'è speranza può trarre in inganno: non è una commedia né un film comico benché si mantenga su toni abbastanza leggeri, ma un giallo, si diceva, ambientato nella campagna veneta.
Aprire un wine bar può essere un’idea economicamente vincente e una sfida appassionante, a patto che si scelga di scommettere sulla bontà del prodotto e sulla raffinatezza dell’offerta. Diciamoci la verità: il buon vino può fare miracoli.
Il bicchiere non è più, o meglio, non è mai stato un semplice contenitore: basti pensare ai tanti brindisi fatti con gli amici, con la famiglia, con il proprio amore per augurarsi il meglio o per festeggiare lieti eventi.
Ottimo se bevuto freddo, il Prosecco si presta anche a preparazioni culinarie, in particolare i risotti.
Igles Corelli è senza dubbio un Maestro della ristorazione italiana. Da quando - tra gli anni Ottanta e Novanta - come chef del ristorante Il Trigabolo di Argenta riceve, tra gli altri riconoscimenti, le prime due stelle Michelin, la sua carriera è stata in continua