Nulla è immortale: è una lezione che dovremmo sempre tenere a mente.
Nulla è immortale: è una lezione che dovremmo sempre tenere a mente.
I professionisti che non sanno adeguarsi ai tempi inevitabilmente non potranno reggere il confronto con chi invece ha saputo sviluppare la propria offerta, la propria conoscenza e di conseguenza la propria formazione.
l'enogastronomia eguaglia l’arte nella scelta dei viaggi: è la ragione per cui quasi un italiano su due si mette in viaggio, che vada in montagna, al mare o nelle città d’arte.
Ricetta di Emanuele Mazzella
Lo chef stellato nella terra di San Francesco.
Il futuro appare diviso tra due tendenze difficili da conciliare: la volontà di appagare ogni senso e l’esigenza di una trasparenza in ambito di sostenibilità.
Il direttore di Italia a Tavola risponde a questa difficile domanda.
Prevedere oggi il futuro della ristorazione è evidentemente impossibile nei dettagli, poiché sappiamo che l’uomo incessantemente riformula i suoi paradigmi alimentari laddove buono è un valore mutevolissimo nel tempo e nello spazio.
La rivista «Forbes» qualche mese fa ha pubblicato un articolo sui più probabili cibi del futuro, posizionando ai primi posti il Jackfruit (Artocarpus heterophyllus), chiamato alternativamente Giaca o Català, ottima fonte di potassio, calcio e ferro che può arrivare a pesare addirittura 30 chili.
Il responsabile Sviluppo di Università dei Sapori testimonia l’estrema fragilità del settore turistico e della ristorazione.