Nella bottega del macellaio con Passarotti
Tre scampi nel quadro trasognato di De Pisis
La forma del frutto, associato fin dall’antichità a miti e leggende, sia nel mondo greco-romano, sia in quello ebraico, ricompare nell’arte con una funzione precisa: delimitare e sottolineare la dimensione divina per differenziarla da quella umana.
Per i pittori da sempre la frutta è un soggetto interessante. La noce non è certo da meno
Il coniglio può vantare anche una notevole presenza nella pittura, dove compare con due valenze che, se non antitetiche, sono molto distanti.
Di questa utilissima pianta la parte impiegata è il rizoma, il cui aspetto non è molto appariscente: pertanto non compare di regola nei dipinti. La parte aerea invece, alta circa 90 cm, non è priva di un suo valore estetico e i fiori giallo-arancio a
Nella pittura orientale, in particolare cinese, l’anatra, soprattutto quella mandarina, compare con grande frequenza, ma anche come complemento d’arredo, realizzato in porcellana.
Il mito di Giove che si trasforma in toro per conquistare Europa.
La fragola, date le contenute dimensioni, risulta essere una pianta esteticamente gradevole, ed è per questo facile capire perché più d’un pittore abbia introdotto o i frutti o l’intera pianta nei propri dipinti, così come ha fatto Botticelli nella sua Allegoria della Primavera.