Città della Cultura, in Italia e nel Mondo
Due iniziative per scovare nuove città sostenibili
L’iniziativa della Capitale europea della cultura è nata il 13 giugno 1985. Lo scopo è quello di promuovere il patrimonio culturale italiano valorizzandone le peculiarità e le eccellenze e, al contempo, favorire la riqualificazione delle città dando impulso al turismo e facendosi conoscere a livello internazionale. L’idea venne a Melina Merkouri, famosa attrice, allora Ministra della Cultura nel governo greco. Fu proprio Atene a ricoprire il ruolo di prima città europea della cultura.
Ma come avviene la candidatura? Il percorso inizia sei anni prima dell’anno della nomina. Le città rispondono a un apposito bando presentando un loro progetto di sviluppo. Le proposte vengono sottoposte, in più fasi, all’analisi di una commissione di esperti che applica dei criteri sempre più stringenti e si fa garante del rispetto della normativa europea in materia. Alla fine di questo iter, che dura circa due anni, viene designata una sola città per ogni paese ospitante, ben quattro anni, quindi, prima dell’anno previsto. Il periodo che intercorre tra la nomina ufficiale e l’operatività si rende necessario per porre in essere la proposta che le città candidate hanno presentato, con il sostegno e la consulenza della stessa giuria e della Commissione Europea. In alcuni casi viene anche assegnato, da parte della Commissione Europea, un premio in denaro intitolato a Melina Merkouri. Attualmente sono in itinere le fasi finali per il titolo di Capitale Europea della cultura per il 2025.
Il progetto della Capitale italiana della cultura è nato invece nel 2014 da una idea di Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, a seguito della proclamazione della città di Matera come Capitale europea della cultura 2019. Il progetto ha, tra gli obiettivi, quello di valorizzare i beni culturali e paesaggistici e di offrire una accoglienza turistica di qualità. A novembre 2020 sono state comunicate le dieci città finaliste per il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2022 scelte dalla giuria – di cui il Presidente del Touring Club italiano fa parte – tra le 28 città selezionate. La città vincitrice che sarà nota all’inizio del 2021 riceverà un contributo di 1 milione di euro. Le dieci finaliste con i titoli dei loro progetti sono riportate sul sito del Touring Club italiano. La short list con i progetti presentati è la seguente:
- Ancona – Ancona la cultura tra l’altro;
- Bari – Bari 2022. Capitale italiana della cultura;
- Cerveteri (Roma) – Cerveteri 2022. Alle origini del futuro;
- L’Aquila – AQ2022, La cultura lascia il segno;
- Pieve di Soligo (Treviso) – Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana;
- Procida (Napoli) – Procida Capitale italiana della cultura 2022;
- Taranto – Taranto e Grecia Salentina. La cultura cambia il clima;
- Trapani – Capitale italiana delle culture euro-mediterranee. Trapani crocevia di popoli e culture, approdi e policromie. Arte e cultura, vento di rigenerazione;
- Verbania – La cultura riflette. Verbania, Lago Maggiore;
- Volterra (Pisa) – Volterra. Rigenerazione umana.
Tutte città e borghi in cui la storia, il patrimonio storico e il paesaggio rappresentano una magica alchimia. Le dieci città finaliste presentano dei dossier in cui devono dimostrare la capacità di mettere in atto il proprio progetto in modo innovativo e con un carattere internazionale. La giuria ascolterà i candidati, a gennaio 2021 in un’audizione pubblica presso il Collegio Romano, sede centrale del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.
È un concorso interessante e stimolante che migliora la consapevolezza delle risorse locali, dà impulso all’imprenditorialità, sviluppa la cultura dell’accoglienza e rafforza l’identità territoriale.
Qual è la vostra città preferita?