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Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico

Recensione del film

La spregiudicata manager lombarda Fulvia Block (Mariangela Melato, bella più che mai) ha organizzato, con l’aiuto dell’ex agente della CIA Turi Cantalamessa (un ispirato Roberto Herlitzka) il rapimento del sequestratore sardo Beppe Catanìa (Michele Placido) al fine di estorcergli 100 miliardi.
Il luogo della detenzione sarà una villa faraonica situata in una piccola isola con tanto di guardiani di colore (altro che Aspromonte!).
Il sequestratore-sequestrato verrà incatenato, bendato e sorvegliato 24 ore su 24 da una telecamera; durante la detenzione però la manager finirà per passare una notte d’amore con lui e se ne innamorerà, suscitando le gelosie di Turi. Alla fine la situazione si capovolgerà, con la rapitrice a sua volta rapita proprio da Catanìa, e l’amore trionferà (non proprio come nella più classica delle storie romantiche, però).
Lina Wertmuller dirige nel 1986 questa graziosa commedia dal titolo, come da sua abitudine, chilometrico – Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico. La Wertmuller è una delle glorie del cinema italiano, fu la prima donna candidata al premio Oscar come miglior regista per Pasqualino Settebellezze nel 1975. Lasciò un bel segno anche nella TV di Stato a inizio carriera, negli anni Sessanta, col clamoroso successo della miniserie Il giornalino di Gian Burrasca, simpatico adattamento del romanzo di Vamba (chi non ricorda Rita Pavone nella parte del protagonista che cantava «Viva la pappa col pomodoro»?). Quest’anno, inoltre, ha ricevuto un più che meritato Oscar onorario.
Le parti più divertenti di Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico sono i duetti tra la Melato e Placido. Lei gli sciorina puntualmente le ragioni per cui gli imprenditori sarebbero persone migliori: hanno coraggio, cercano di migliorare il mondo, sono più civili e così via. A lui di tutti questi discorsi non importa niente, vuole solo del cibo e una donna qualsiasi, fosse anche la sua insopportabile aguzzina, l’importante è far cessare la crisi d’astinenza forzata.
La Melato, altra gloria del cinema italiano, è stata a lungo l’attrice-feticcio della regista e ha più volte interpretato il ruolo di donna-insopportabile-che-tormenta-l’uomo-di-turno-finendo-per-innamorarsene-perdutamente, come nel film Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, con un sensazionale Giancarlo Giannini (altro attore-feticcio della Wertmuller) nella parte del povero malcapitato. Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico ha goduto di un successo di pubblico inferiore, ma resta una delle sue commedie migliori.