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Fragole, latte e pane casalingo

La fragola selvatica, che nasce nei boschi, ha un frutto semplice ma eccezionale, che costituisce un cibo gradevole, delizioso, nutriente e molto sano. I frutti sono, infatti, ricchi di zucchero, di malato e citrato acido

La fragola selvatica, che nasce nei boschi, ha un frutto semplice ma eccezionale, che costituisce un cibo gradevole, delizioso, nutriente e molto sano. I frutti sono, infatti, ricchi di zucchero, di malato e citrato acido di potassio, di calcio, di ferro, di albuminoidi, di acido chinico e salicilico e di iodio. Lo zucchero, essendo levulosio, può essere assunto anche dai diabetici; inoltre i sali e la presenza degli acidi salicilico e chinico li rendono indicati per chi soffre di gotta, reumatismi, calcoli renali. Sono anche rinfrescanti e agiscono favorevolmente sul fegato e sulla milza, per cui sono utilissimi ai biliosi, ai pletorici, ai febbricitanti, ai malati di febbre gastrica e di emorroidi.
Nella Germania meridionale si usa mangiare le fragoline insieme al latte e al pane casalingo, due volte al giorno, come cura per fortificare il corpo e migliorare il sangue.
Ad alcune persone, tuttavia, la fragola provoca disturbi di vario genere, come vomito, spasmi ed eruzioni cutanee. Il rimedio a questo inconveniente è abituarsi poco a poco a mangiare questo frutto, cominciando con uno al giorno, poi due, poi tre e così via finché non si riesce a consumarne un piattino senza pericolo di orticaria.
Viste le interessanti proprietà delle fragoline, chi ha la fortuna di andare nei boschi, o di abitarvi vicino, non trascuri di fare una buona provvista e di conservarle per curarsi durante l’inverno, mettendole sotto zucchero, dove si mantengono a lungo.
Queste preziose proprietà sono anche dei frutti coltivati, anche se in forme più ridotte, e in particolare per quelli che vengono prodotti rispettando le buone regole della specifica frutticoltura – possibilmente senza l’impiego di sostanze chimiche a volte molto velenose.
Si tratta di un frutto/non frutto disponibile già a partire da marzo e si usa distinguerlo in fragole di campo (grosse, sode e dal gusto delicato) e di bosco (piccole, tenere, e dal sapore dolcissimo).
Prima di acquistarle osserviamo il picciolo: deve essere fresco e attaccato al frutto, che a sua volta deve essere di colore rosso e brillante e sodo come consistenza. Se presenta zone molto chiare e dure, non è ancora maturo. Al contrario, se denota parti rosso scuro e molli, va consumato al più presto.
Nel momento del consumo si deve togliere il picciolo praticando una torsione, per poi strapparlo; successivamente vanno sciacquate accuratamente sotto il getto d’acqua corrente, fresca. Meglio non lasciarle in ammollo, deperirebbero in fretta e perderebbero le proprietà nutritive.
Fra le tante proprietà benefiche descritte a proposito delle fragoline di bosco, si può aggiungere che si tratta in tutti i casi di un frutto poco calorico e povero di minerali e in compenso risulta come discreta fonte di fibre e di vitamina C. Tutte le fragole sono ricche di sostanze antiossidanti che aiutano a contrastare l’azione dei radicali liberi, le molecole responsabili dell’invecchiamento dei tessuti. Infine, si ricorda che l’infuso delle foglie di questa pianta – come della sua radice – ha uno spiccato potere rinfrescante.

Agronomo, Botanico, Divulgatore Scientifico, Storico della Gastronomia