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Un Natale stellato (ed effervescente…)

Qualunque magazine o periodico di cucina (e non) che sfoglierete durante le festività, sarà pieno zeppo di ricette natalizie. È inevitabile, una legge non scritta alla quale anche noi ci adeguiamo. Ma a modo nostro,

Qualunque magazine o periodico di cucina (e non) che sfoglierete durante le festività, sarà pieno zeppo di ricette natalizie. È inevitabile, una legge non scritta alla quale anche noi ci adeguiamo. Ma a modo nostro, ovviamente. Un menù di Natale (Antipasto, Primo, Secondo e Dolce) tra il creativo e il tradizionale non potevamo che chiederlo a quattro Chef stellati, quattro astri della nuova cucina umbra che illuminano con la loro bravura la regione in cui Orizzonte è nato.

Fabio Cappiello, Marco Lagrimino, Giulio Gigli e Andrea Impero ci daranno consigli su come rendere speciale uno dei pasti più amati e sentiti in Italia. E giustamente le abbineremo alle nostre adorate bollicine, che idealmente “firmano” questo numero del magazine.

Con il Capitone di Cappiello, piatto succulento che non può mai mancare ad una tavola delle feste, pieno di rotondità ma anche spunti vegetali, mettiamo grandi bolle dall’Oltrepò, terra ricca di suggestioni effervescenti. Qui è il Pinot Nero a dominare le cuvée, con la sua struttura ideale per un matrimonio perfetto: consigliamo lo Spumante Brut Nature Picchi e volendo dare maggiore incisività lo Spumante Metodo Classico Brut DOCG Oltrenero.

Il primo è affidato a Marco Lagrimino, e che primo. Una pasta ripiena, bellissima da vedere e, soprattutto, buonissima avendo avuto la fortuna di assaggiarla. Aromatico, saporito, con il brodo caldo a corroborare palato e spirito. Qui un grande Franciacorta ci sembra d’obbligo: c’è l’imbarazzo della scelta, per fortuna, ma scegliamo un Satèn, così cremoso e suadente, quelli di Bellavista e Ca’ del Bosco sono perfetti, ma anche il Dosage Zero Docg Benedetta Buizza Tenuta Martinelli è un’opzione convincente.

Sul secondo Giulio Gigli sfodera tutta la sua bravura e il suo talento: agnello al bianco, multisferico di cavolfiore, couscous di cavolfiore e limone parla di creatività e sapori agrumati, freschezza e suadenza. Andiamo in alto, in Trentino, terra di strepitosi spumanti e qui non è difficile indicare l’abbinamento: abbiamo bisogno di struttura, ecco quindi il Graal Riserva Trentodoc di Altemasi, che anche il loro Rosé svolge egregiamente il suo compito.

Siamo al dessert, affidato alle sapienti mani di Andrea Impero: un Panettone croccante, con le note dello zabaione e del miele a rendere ogni boccone una carezza di dolcezza. Stappiamo una Vernaccia di Serrapetrona Dolce Fontezoppa, le note di miele saranno perfette per accordarsi a quelle del dessert al palato. E l’aperitivo? E il brindisi? Giusto, una cena o un pranzo natalizio che si rispetti deve iniziare e finire stappando una bollicina: allora un buon Prosecco come il Valdobbiadene Superiore La Rivetta 120 di Villa Sandi e il Maximum Brut di Ferrari sono lì ad aspettarvi. Auguri!

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