Intervista a tre grandi chef di Marche, Umbria e Toscana, che interpretano la carne di agnello con creatività e straordinaria complessità tecnica.
Intervista a tre grandi chef di Marche, Umbria e Toscana, che interpretano la carne di agnello con creatività e straordinaria complessità tecnica.
Un piccolo scrittore in erba aveva cercato di sovvertire gli equilibri del mondo, quelli che da sempre governano le cose. Quelli in cui i lupi sbranano gli agnelli, regole naturali, prive di sensibilità. La sensibilità è un bene prezioso e l’agnello è un simbolo, oltre
L’ “agnello da latte”, dalla carne tenera e profumatissima, è quello che deve avere tra i 30-40 giorni e pesare circa 10 Kg o meno ed essere stato alimentato solo con il latte materno.
Da nord a sud l’agnello racconta tradizioni antiche, quella regionalità contadina che ha i sapori di un tempo, tra classici pasquali e ricette codificate e celebrative come, ad esempio, le animelle o la coratella di agnello.
L’agnello non rappresenta certo un mistero; diverso è per la sua etimologia, ovvero l’origine del suo nome. Se ne sono fatte molte supposizioni, tra origini latine e greche: creatura che non ha ancora generato, quindi pura come un’ostia, oppure animale che si conduce al pascolo,