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Paese che vai, sgombro (e vino) che trovi

Corpo allungato e affusolato, bocca a punta e occhi grandi, livrea grigio-bluastro che dal dorso sfuma verso il ventre bianco-argenteo dove striature verticali nere partono per arrivare sino all’altezza della linea laterale. È lo sgombro, la

Corpo allungato e affusolato, bocca a punta e occhi grandi, livrea grigio-bluastro che dal dorso sfuma verso il ventre bianco-argenteo dove striature verticali nere partono per arrivare sino all’altezza della linea laterale.
È lo sgombro, la specie ittica della famiglia del Pesce Azzurro tra le più apprezzate nella dieta mediterranea, un’opzione alimentare valida soprattutto per atleti e persone attive grazie al suo contenuto di acidi grassi Omega-3, micronutrienti e vitamine, che lo rendono particolarmente consigliato per il miglioramento della salute. Dal sapore ricco e inconfondibile è un pesce povero, di piccola taglia (non misura più di 50 cm), facile da pulire (ha poche spine e poche squame) che cuoce velocemente e si abbina a una innumerevole varietà di verdure.

In padella, fritto, al cartoccio, in umido, al forno o come primo piatto sfizioso, sono davvero tanti i modi per assaporarlo tra ricette invitanti e veloci, comuni a molte regioni di Italia e ai luoghi del Mediterraneo.

Non c’è quindi una caratterizzazione territoriale: la Pasta con sgombro, pomodorini e olive, ad esempio, è una ricetta perfetta per tutti i giorni sia in Campania che in Umbria, nelle Marche, in Liguria, nel Lazio, in Emilia-Romagna o in Abruzzo. Facilissima da preparare richiede filetti di sgombro freschi, uno o due spicchi d’aglio, pomodori datterini e olive nere. Saltate tutto rapidamente in padella e realizzate un sughetto saporito e fragrante. Buttate la pasta, e voilà il pranzo è servito.
Semplice da preparare, ideale per chi deve seguire un regime ipocalorico, lo Sgombro alla griglia è una preparazione pronta in pochissimi minuti. Prendete uno sgombro intero già pulito, squamato ed eviscerato; cuocetelo su una piastra in ghisa rovente per circa 10 minuti per lato. Sale, olio, pepe, un ciuffo di prezzemolo e se lo gradite una spruzzata di limone. Un pasto leggero e con poche, pochissime calorie.

Lo Sgombro in padella è un piatto succulento a prova di scarpetta finale. Anch’esso molto semplice da realizzare vuole una materia prima freschissima. Fate appassire due spicchi d’aglio in un cucchiaio di olio extravergine di oliva, aggiungete lo sgombro, i pomodorini, un pizzico di sale, qualche rametto di rosmarino, origano secco, capperi dissalati, olive nere a piacimento. Cucinate a fuoco lento. Preparate qualche fetta di pane casereccio e un contorno di misticanza: lasciate godere le vostre papille.
Se avete a disposizione trenta minuti e volete una ricetta priva di difficoltà, lo Sgombro al forno è la preparazione ideale. Adagiate i filetti su una placca foderata di carta da forno sulla quale avrete disposto un letto di patate tagliate a fettine. Completate con un filo di olio extravergine, un pizzico di sale e qualche ramo di rosmarino. Infornate a 180° per circa 30 minuti, sino a quando i filetti saranno dorati.
Veloce da realizzare, ben bilanciato, decisamente gourmet il Panino con sgombro, cetriolo, pomodoro, salsa tzatziki, olive nere: è un pasto perfetto da portare al lavoro o meglio ancora in spiaggia. Prendete un panino integrale, grattugiate mezzo cetriolo che aggiungerete a mezzo vasetto di yogurt greco magro, dello sgombro al naturale, un pomodoro piccolo condito con sale e pepe. Farcite il panino aggiungendo qualche fetta di oliva nera.

Lo sgombro è un concentrato di salute il cui gusto è ancor più enfatizzato se abbinato a un buon calice di vino.

Bianco o rosso è bene deciderlo in base alla preparazione, alla cottura e al condimento prescelto.

Una croccante frittura, uno sgombro grigliato o in crosta prediligeranno un vino bianco secco fruttato, fresco, minerale. Come il Montefalco bianco, blend di Trebbiano Spoletino e Grechetto, capace di offrire quella stretta sapido-minerale ideale per una perfetta digeribilità dello sgombro. Meno conosciuta e per questo forse ancora più interessante la Ribona Colli Maceratesi, un vino vibrante emblema delle tante sfaccettature delle Marche. Fresco, teso, salino, dall’aroma intenso è senza dubbio un buon pairing per il nostro pesce azzurro. È bene tenere da conto anche il Cacchione Lazio Igt, il Pignoletto bianco frizzante da uve Grechetto Gentile o un buon calice di Vermentino toscano. I suoi aromi agrumati, la sua vivace acidità e la leggera nota salina si abbinano perfettamente al pesce.

Con zuppette e intingoli dai profumi mediterranei scegliete un rosso leggero. L’ideale potrebbe essere un profumatissimo Lambrusco ancestrale di grande finezza e sapidità, un meraviglioso Ciliegiolo umbro con il carattere della piacevolezza, dal palato energico e materico, o un Etna Doc rosso, secco, armonico, con profumi speziati e tanta mineralità.

Perfetto anche un buon rosato, dal Cerasuolo d’Abruzzo al Bombino nero vinificato rosato, fino a un rosato salentino da uve Negroamaro.