Buono, bello e sano
Quando ero molto più giovane (e soprattutto avevo tempo…) avevo una passione immensa, la pesca. Mi alzavo ad ore assurde e improponibili per una persona sensata, facevo chilometri e chilometri per raggiungere un lago o
Quando ero molto più giovane (e soprattutto avevo tempo…) avevo una passione immensa, la pesca. Mi alzavo ad ore assurde e improponibili per una persona sensata, facevo chilometri e chilometri per raggiungere un lago o un fiume. Stavo per ore a fissare quella lenza, in attesa della preda. Nonostante la stanchezza provavo emozioni incredibili. I pesci di acqua dolce però li liberavo, da un punto di vista culinario non sono mai stati di mio interesse. Ma la prima volta che presi un pesce non lo feci.
Fu al mare, avevo solo nove anni. Con mio padre affittavamo una barchetta, partivamo all’alba, su quello specchio profumato e placido, momenti di pura felicità. Non andavamo lontano dalla riva, i nostri obiettivi erano minimi: qualche ora spensierata e qualche pesce. E indovinate quale fu il primo che abboccò al mio amo? Sì, esattamente. Uno sgombro. Non era un gigante per carità, era un pescetto, ma era bellissimo, con le sue striature blu e verdi, affusolato, elegante. Lo rimirai più volte mentre calai la lenza nella speranza di prenderne altri. Non fu così, ma mi bastò. Alla sera mia madre lo cucinò solo per me. Era buonissimo, le carni sode, sapide, grasse, di un’intensità gustativa unica. Non potrò mai scordare quel sapore.
Molti anni dopo capii che quel semplice pesce rappresentava, e rappresenta, moltissimo. È sostenibile, concetto che a nove anni neppure sapevo cosa fosse; è pieno di Omega 3 e 6 (anche questo naturalmente ignoravo); ha insegnato e insegna a tutti che se vogliamo migliorare la nostra vita e quella dei nostri figli dobbiamo iniziare a pensare in maniera diversa rispetto al passato. Il consumo consapevole e virtuoso del cibo in generale e del pesce in particolare è fondamentale per preservare la natura e la nostra salute.
Da quel giorno in cui presi il mio primo sgombro è passato qualche decennio e il mondo è cambiato molte volte, in meglio spero, anche se in alcuni frangenti non ne sono poi così sicuro. Anche io sono diverso, ovviamente, rispetto a tanti anni fa. L’unico aspetto di me che è rimasto immutato è l’innata capacità di percepire immediatamente cosa è “buono, bello e sano”, rispetto a ciò che solo apparentemente sembra esserlo. Una dote che non sempre ho sfruttato appieno.
Ma non è mai troppo tardi per migliorarsi.