Marco Polo: 700 anni dalla morte
Il Touring Club Italiano celebra il viaggiatore italiano per eccellenza
Marco Polo nasce a Venezia nel 1254 e vi muore nel 1324: nel 2024 ricorrono così i 700 anni dalla sua morte.
Personaggio eclettico, viaggiatore per eccellenza, in lui si incarnano tutti i valori che per il Touring Club Italiano sono fondamentali: andare alla scoperta delle bellezze artistiche e paesaggistiche, salvaguardare il patrimonio di storia, arte, cultura e natura educando le generazioni future all’importanza di tutelarle, conoscere Paesi e culture diffondendo uno spirito di reciproca comprensione e rispetto fra i popoli.
Nel 2014, in occasione della ricorrenza dei 120 anni dalla sua fondazione, il Touring ha organizzato sotto la Loggia dei Mercanti, nel cuore di Milano, la MaratonaMilione, una lettura pubblica de Il Milione di Marco Polo da parte di 66 lettori – tra cui giornalisti, scrittori, attori e volontari Tci – che si sono alternati senza sosta. A chiudere la maratona è stata l’attrice Lella Costa.
Il Milione, che racconta i viaggi di Marco Polo in Oriente, è un’opera scritta intorno al 1298 durante sua la prigionia a Genova. Sembra infatti che fosse stato catturato nel corso della battaglia navale di Curzola, combattuta tra veneziani e genovesi.
Il volume ha rappresentato una porta di accesso speciale verso un mondo fino ad allora avvolto nel mistero e, soprattutto, considerato rozzo e primitivo. L’aspetto geografico è corredato dalla descrizione della vita sociale, economica e culturale, conferendone un’immagine completamente diversa rispetto alle convinzioni dell’epoca e suscitando curiosità e interesse per quella affascinante parte del mondo.
L’interesse di Marco per il Celeste Impero è cominciato quando il padre Niccolò e lo zio Matteo – entrambi mercanti – partono per un viaggio commerciale in Oriente e finiscono per restare a Costantinopoli per molti anni, concentrandovi i loro interessi e affari. Marco Polo partirà a sua volta per la Cina e vi resterà per 25 anni, diventando persona di fiducia dell’imperatore Qubiliai, che gli conferirà prestigiosi incarichi diplomatici e lo nominerà messere.
Il libro, resoconto della sua esplorazione, uscì con il titolo Divisement dou Monde, per diffondersi poi con il nome con cui tutti lo conosciamo, derivato dal soprannome della famiglia Polo. Fu un grande successo editoriale, un resoconto di viaggio storico-geografico assolutamente straordinario.
Il Milione è stato definito come la descrizione geografica, storica, etnologica, politica, scientifica dell’Asia medievale. Le corti europee si contendevano le copie del volume e l’esperienza di Marco Polo ispirò anche il navigatore Cristoforo Colombo.
Anche il mondo dei fumetti ne è rimasto affascinato. Nel 1917 Sergio Tofano crea un personaggio immaginario e un po’ maldestro, il Signor Bonaventura, le cui avventure venivano pubblicate nel Corriere dei Piccoli. La sua bizzarra figura, insieme alla moglie principessa e al bassotto, ha fatto sognare intere generazioni di bambini. Veniva sempre da sorridere di fronte agli innumerevoli casi sfortunati che gli capitavano ma che, alla fine, diventavano occasioni per salvare la vita di qualcuno e diventare un eroe, a cui veniva riconosciuto un premio, un milione. Si trattava in realtà di un grande foglio bianco su cui era scritta la parola «un milione»: ispirato appunto a Marco Polo, si tratta della metafora del sogno realizzato. Il suo personaggio, proprio perché evocativo della fortuna finale, viene utilizzato come testimonial per la campagna nazionale di prestito per la Ricostruzione del 1945.
Numerose le trasposizioni teatrali e cinematografiche. Marco Polo ne sarebbe stato molto soddisfatto.