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Un film fuori dagli schemi

Tonno spiaggiato con Frank Matano

Francesco (Frank Matano) è un comico che si esibisce in un locale da quattro soldi. Le sue performances però non riescono – con suo grandissimo dispiacere – a divertire il pubblico, nonostante lui sia disposto a tutto pur di strappare una risata.
Una sera si accorge che una ragazza tra il pubblico incredibilmente ride alle sue battute: si chiama Francesca (Marika Costabile) e tra i due scoppia la scintilla. All’inizio la storia va a gonfie vele, tutto fila liscio fino a quando a lui non viene in mente, sul palco, di scherzare sui chili di troppo di lei: da quel momento la sua carriera prende il volo, finisce in TV, diventa famoso e si realizza come artista, peccato che il prezzo da pagare, come prevedibile, sarà la fine della sua relazione sentimentale.
Francesca si sente offesa e sfruttata e non ne vuole più sapere di lui, solo che lui non lo accetta. Dopo vari tentativi di riappacificazione falliti, un giorno la nonna di Francesca muore e Francesco ha modo di rivedere la sua ex fidanzata al funerale e di consolarla amorevolmente (in realtà il suo vero scopo, come sappiamo, è un altro)
Capendo quindi che l’unico modo di rivedere Francesca è ai funerali, decide di uccidere un suo parente stretto: la scelta ricade su zia Nanna (Lucia Guzzardi), una bizzarra vecchietta. Per avvicinarsi all’anziana, Francesco si finge prete e si presenta a casa sua come Padre Gesù (?!): da questo momento in poi il film prende il volo, con duetti esilaranti, dialoghi surreali, situazioni al limite del paradossale e tante risate.
Tonno spiaggiato, film del 2018, ha senz’altro i suoi meriti: consacra Matano ad attore comico, che aveva esordito come semplice YouTuber in vena di scherzi con le prime due regie di Paolo Ruffini e altri due film divertenti (in particolare Sono tornato, sempre del 2018, che racconta nientemeno del surreale ritorno di Mussolini ai giorni nostri) regalandoci il suo primo ruolo da mattatore; inoltre costruisce mirabilmente, a partire da una trama demenziale e semplicissima, un vero e proprio effetto valanga, iniziando come commedia sentimentale tradizionale per sfociare nella commedia nera. A poco meno della metà del film inizia infatti questa spaccatura che spiazza lo spettatore ma funziona, soprattutto grazie alla Guzzardi, o meglio ai duetti Guzzardi-Matano, irresistibili. Questo cambio di registro inaspettato nei primi minuti può lasciare disorientato lo spettatore ma, una volta capita l’antifona, vi assicuro che ci sarà letteralmente da sbellicarsi dalle risate. Si tratta senz’altro di un film a suo modo coraggioso, che cerca di uscire dagli schemi. Purtroppo a livello di incassi non è andato benissimo, facendo presagire che non si proseguirà su questa strada: peccato davvero.