Cibo selvaggio, un punto d’incontro per la sostenibilità alimentare
In occasione di Caccia Village di Bastia Umbra
Nato nell’ambito della manifestazione Caccia Village di Bastia Umbra (Perugia)– ad oggi la più importante kermesse d’Italia dedicata alla Caccia e al Tiro a Volo – il Manifesto del Cibo Selvaggio mette al centro temi rilevanti per il futuro della ristorazione e dell’enogastronomia, quali la sostenibilità ambientale e la definizione di una filiera sostenibile della selvaggina.
«Abbiamo voluto portare attenzione sull’assist che una filiera certificata di selvaggina cacciata può dare a un territorio» afferma Chiara Comparozzi curatrice, insieme ad Andrea Castellani, dell’area tematica dedicata «un importante volano di sviluppo sia in termini di ricaduta economica sia di benessere umano e di salvaguardia ambientale. Sdoganare queste filiere da stalli burocratici e da pregiudizi può solamente portare benefici: possiamo farlo sensibilizzando l’opinione pubblica e la pubblica amministrazione attraverso momenti di confronto come questi».
Il dibattito ha reso evidente il ruolo della carne di selvaggina come scelta sana e sostenibile, che rispecchia la normativa in materia di sicurezza alimentare e benessere animale e presenta valori nutrizionali ideali per una corretta dieta. La totale naturalezza della sua origine, unita alle qualità organolettiche, la rendono sempre più apprezzata da un pubblico di consumatori attenti al cibo di qualità. Nuove modalità di cottura a bassa temperatura o preparazioni a crudo, quali carpacci e tartare, permettono inoltre di assaporare la tenerezza e il delicato sapore di queste carni.
Mettendo in evidenza questi aspetti, il Manifesto del Cibo Selvaggio mette anche in luce il ruolo cardine che può avere la costituzione di una filiera controllata della selvaggina per il sostegno delle economie locali e delle piccole comunità territoriali molto diffuse in Italia e spesso definite piccoli borghi.
Tra i partner e promotori del Manifesto si annoverano anche Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente – che sulla filiera della selvaggina lavora già da tempo attraverso Selvatici e Buoni – Franchi Food Academy, che da tempo investe in progetti di promozione della carne di selvaggina e Cancelloni Food Service per l’ambito distributivo.
L’obiettivo è quello di divulgare la cultura alimentare legata alla caccia e alle filiere della selvaggina anche a un pubblico non venatorio, facendogli conoscere da vicino i prodotti, informandolo sulle proprietà nutrizionali e permettendogli di appezzare il gusto e la facilità di utilizzo di queste straordinarie carni. Per fare questo ci si è avvalsi di professionisti ed esperti, per approfondire e raccontare la selvaggina senza pregiudizi, ma esaltandone caratteristiche e virtù.
Dal 12 al 14 Maggio 2023 a Bastia Umbria, l’area tematica Cibo Selvaggio non solo ospiterà show cooking con chef stellati che utilizzano queste carni e talk di approfondimento, ma anche la prima edizione del Salone Nazionale delle Filiere del Bosco, al quale potranno partecipare un numero ristretto di aziende faunistiche venatorie, agrituristiche, produttori e distributori delle filiere certificate di selvaggina, direttamente selezionate dai curatori di Cibo Selvaggio.
Il Salone Nazionale delle Filiere del Bosco diverrà così un’area espositiva altamente selezionata – con una parte dedicata anche ai tuberi, alle radici e alle erbe spontanee – per garantire l’elevato standard qualitativo degli espositori che da sempre contraddistingue Caccia Village. Sarà anche l’occasione per mettere in contatto domanda e offerta nell’ambito dell’alta cucina, della ristorazione e del turismo gastronomico.
Per partecipare come espositori alla prima edizione del Salone Nazionale dei Prodotti del Bosco, occorre inviare una mail di presentazione dell’azienda e dei prodotti a: eventiaccompany@gmail.com
Le selezioni si chiudono il 31.03.2023