Etichetta Nutriscore vs. Nutrinform battery: informare il consumatore
L'importanza di una corretta etichettatura
L’etichetta alimentare gioca un ruolo molto importante in quanto nasce con l’obiettivo di informare il consumatore sulle caratteristiche nutrizionali del prodotto, sugli ingredienti che lo compongono, sulle sue modalità d’uso e, non ultimo, sull’impatto che l’alimento dovrebbe avere sulla salute dell’uomo.
Per informare correttamente i consumatori e per tutelare la loro salute, dunque, l’Europa ha deciso di armonizzare in tutti i paesi dell’Unione il sistema di etichettatura dei prodotti alimentari, utilizzando un sistema informativo che dia in maniera rapida le principali indicazioni utili al consumatore stesso, in ottica di tutela della propria salute.
Entro l’anno 2022 l’Europa avrebbe dovuto scegliere un sistema congruo a tale scopo, ma la decisione è stata rinviata al secondo trimestre del 2023.
Il dibattito è dunque aperto: alcuni Paesi, tra cui la Francia (Paese proponente), la Spagna e la Germania sostengono e utilizzano già il sistema Nutriscore o etichetta a semaforo, caratterizzato da 5 lettere (A, B, C, D, E) e 5 colori diversi, dal verde al rosso, indicando con il colore verde e la lettera A gli alimenti migliori da un punto di vista salutistico, mentre con il colore rosso e la lettera E viene indicato quanto di più negativo c’è a livello nutrizionale.
Il sistema di basa su un algoritmo matematico che calcola il punteggio sottraendo i punti cosiddetti positivi – dati cioè da nutrienti e alimenti ad attività benefica come le fibre, i vegetali, la frutta – a quelli negativi, dati dai nutrienti che, se consumati in eccesso, impattano negativamente sulla salute, come ad esempio zuccheri semplici, grassi saturi e sodio.
Secondo questo sistema di calcolo, alcuni prodotti caratteristici della dieta mediterranea come l’olio extravergine di oliva e altri conosciuti in tutto il mondo perché simbolo dell’Italia, come il parmigiano, ricevono una lettera che li colloca tra la C e la E, dunque sicuramente non sono salutari.
Tale sistema di calcolo prende in considerazione 100 g o 100 ml di prodotto, come se ogni consumatore consumasse quotidianamente quella quantità, non considerando invece che l’impatto salutistico dipende dalla porzione consumata e soprattutto dalla combinazione dei vari alimenti, così come viene proposto dalla ben nota dieta mediterranea, modello riconosciuto universalmente in tutto il mondo.
In contrapposizione al Nutriscore, l’Italia (Paese proponente), la Grecia e la Repubblica Ceca sostengono e promuovono il sistema Nutrinform Battery, un’etichetta basata su 5 batterie colorate in azzurro che rappresentano energia, grassi, grassi saturi, zuccheri semplici, sale e il cui riempimento in percentuale da un’idea della quantità di nutriente che viene assunto attraverso il consumo della porzione di quel prodotto.
Tale sistema viene promosso dal Ministero della Salute, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dall’Istituto Superiore di Sanità, dal CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria).
Dunque un’etichetta che informa correttamente il consumatore e che fa riferimento alle quote percentuali energetiche dei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti) e che ha lo scopo di tutelare la salute favorendo la prevenzione delle malattie cardiovascolari, del diabete e le condizioni fisiopatologiche come l’obesità, l’ipercolesterolemia, l’iperglicemia.
Il dibattito è dunque aperto; in questa fase di transizione è importante fare corretta divulgazione scientifica promuovendo sempre l’educazione alimentare e favorendo modelli come quello della dieta mediterranea.