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Nocciole e vino, tanti gli abbinamenti

Una variegata lista per tutti i palati

Croccanti, golose e piene di sapore, le nocciole sono una varietà di frutta secca estremamente versatile. Utilissime in cucina, sia nelle preparazioni dolci sia salate, sono oleose ma croccanti, aromatiche e con una piacevole tendenza dolce. Ridotte in farina sono perfette per la preparazione di prodotti da forno, come pane e torte. Tostate e consumate intere, oppure sbriciolate, possono arricchire un dessert al cucchiaio, un primo piatto oppure le carni.
In generale, la frutta secca sposa a meraviglia tutti i vini bianchi fermi e generosi nella struttura, ma molto dipende dagli altri alimenti utilizzati per elaborare la ricetta. Con delle semplici nocciole salate e tostate, un Marsala Semisecco saprà sorprendervi. In un pasto con pesto di nocciole, invece, la tendenza dolce, l’aromaticità e una leggera grassezza richiederanno un bianco giovane, generoso nella struttura, profumato e persistente: niente di meglio di una Ribolla dei Colli Orientali del Friuli. Con un risotto nocciole e Castelmagno, intenso nelle percezioni di aromaticità, tendenza dolce e grassezza, il vino da abbinare dovrà essere ricco e con un bel guizzo di freschezza gustativa: uno Chardonnay fermentato in barrique sarà perfetto.
Con il tonno in crosta di nocciole, le sensazioni del pesce si arricchiscono di profumi e di una succulenza sprigionata dalla masticazione delle nocciole. Un Etna rosato a base di Nerello Mascalese offrirà carattere, sia nel profumo sia in bocca, grazie alla sua capacità di asciugare la liquidità che la succulenza genera.
Con un filetto di maiale arance e nocciole il vino in abbinamento sarà un rosso moderato nelle percezioni e estremamente delicato nel tannino: un Pinot Nero dell’Alto Adige avrà il garbo per accompagnare, senza sovrastare, il carattere degli ingredienti. Con i dolci ci si può sbizzarrire, poiché sono tante le ricette di dessert che vedono le nocciole come protagoniste. Si da per scontato che, con i dessert, il vino in abbinamento sarà sempre dolce, con un corpo che si allinea alla ricchezza di sensazioni e con un equilibrio tra quello e la struttura del piatto. In genere tutte le crostate preparate con nocciole si abbinano in maniera perfetta a un vino passito come un Recioto di Soave o una Malvasia delle Lipari, quest’ultimo da preferire con i dolci più ricchi di struttura complessiva. Tante le possibilità anche con torte o più in generale con i dolci lievitati: la considerazione da fare è che queste preparazioni risultano più leggere dei precedenti. Per questo è meglio optare per vini dolci di media concentrazione, come le vendemmie tardive. Con una semplice torta alle nocciole sarà ottima la scelta di una Vendemmia Tardiva dell’Orvietano senza l’attacco della muffa nobile, oppure un Loazzolo Vendemmia Tardiva. In tutti quei casi dove le torte si arricchiscono di cioccolato o di creme, la struttura complessiva risulterà ancora generosa. Niente di meglio allora di un Vino Santo Trentino o delle tante declinazioni del Vin Santo prodotto tra Umbria e Toscana. Come resistere davanti alla voluttuosità di una crema spalmabile alle nocciole? Perché non provare ad accostarvi un calice di Barolo Chinato oppure un Recioto della Valpolicella? L’unico problema, a quel punto, sarà resistere alla tentazione.

Sommelier AIS Umbria, Responsabile Degustatori e Progetti Editoriali AIS Umbria