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Cinema e bresaola

Un connubio raro

Diciamo la verità, quello tra cinema e bresaola non è propriamente un connubio perfetto e frequente: i film che accennano all’appetitoso salume si contano sulle dita di una mano e ovviamente sono tutti italiani.
Si potrebbe citare il film del 2019 Restiamo amici, la storia di tre amici che escogitano una serie di improbabili stratagemmi (uno dei tre si finge addirittura morto) per riuscire a entrare in possesso di una eredità multimilionaria: è una commedia ricca di colpi di scena in cui, nella sequenza che ci interessa e che si svolge intorno a metà metraggio tra Violante Placido e Michele Riondino, i due si ritrovano a consumare una cena improvvisata – a base appunto di bresaola, frutto della spesa appena fatta da lei – da soli in macchina… ciò lascerebbe intendere che la suddetta abbia proprietà afrodisiache, visto che alla fine del pasto i due si baceranno per la prima volta, anche se non proprio appassionatamente.
La pellicola, diretta da Antonello Grimaldi è tratta dal libro di Bruno Burbi Si può essere amici per sempre ed è passata ingiustamente inosservata: annovera nel cast anche gli ottimi Alessandro Roja e Libero De Rienzo e l’ormai collaudatissimo Ivano Marescotti nella parte di un infido notaio. Pur contenendo tutti i cliché del filone, ha un buon ritmo e strappa più di una risata.
E poi c’è Yuppies – I giovani di successo, uno dei prototipi della pluridecennale e gloriosa epoca dei cinepanettoni, diretto nel 1986 da – indovinate un po’ – Carlo Vanzina e diventato oramai un cult-movie; qui, tra una canzone e l’altra da hit parade dell’epoca, danno il meglio di sé le vecchie glorie (allora più o meno tutte all’apice del successo) Massimo Boldi, Ezio Greggio, Jerry Calà e Cristian De Sica.
I quattro comici interpretano giovani rampanti (yuppies, appunto) e donnaioli (qualcuno ricorda la sequenza comico-erotica tra Greggio e la splendida Corinne Clery? Su, non siate timidi, alzate la mano) e a fine pellicola tutta la combriccola si ritrova a Cortina per le vacanze natalizie a discutere animatamente al tavolo di un ristorante per decidere chi debba pagare un salatissimo conto. Tra le battute da antologia si ricorda lo scambio tra Boldi e Calà, il primo accompagnato da una famelica tedescona e il secondo con al seguito la mitica Federica Moro.
Boldi: «Basta! Vergogna! Litigare così per un conto! In fin dei conti è un conto! Avanti! Pagano gli uomini!»
E Calà «No, scusa, ma perché devo pagare per Monaco di Baviera? Tu te la porti a letto e io le pago la bresaola?»