Formazione e responsabilità
La chiave? L'implementazione dell'e-learning
Formazione e responsabilità. Un binomio possibile per Università dei Sapori che non rinuncia, con lungimiranza, a orientare le azioni formative, in un tempo in cui non si può slegare la prudenza dalla speranza e dall’intraprendenza.
Perciò se da un lato prosegue, con successo, l’implementazione dell’attività in e-learning e la predisposizione di lezioni in streaming, con l’approfondimento di aree tematiche precedentemente trattate in aula e focus su contenuti sempre nuovi e aggiornati, dall’altro si comincia a progettare un futuro dove l’investimento sulla persona, sulla sua crescita professionale, diventa elemento imprescindibile di competitività.
La differenza si gioca quindi, oggi più di prima, sul campo dell’aggiornamento professionale e sull’apprendimento di nuove competenze.
Nei prossimi mesi la ristorazione dovrà a maggior ragione proseguire l’azione di efficientamento dei processi interni sul versante degli approvvigionamenti delle materie prime, specialmente quelle di qualità in relazione ai nuovi stili di consumo, delle risorse umane, del marketing e della vendita, del controllo di gestione e della tecnologia, sia del back sia del front office.
Ma soprattutto dovrà rivolgere gli sforzi in maggiori investimenti nella formazione di figure professionali, allocate lungo tutta la filiera produttiva, che oggi più che mai non si pone come una scelta strategica, ma come una vera e propria necessità, all’interno di un quadro che trova le sue coordinate in una domanda sempre più informata ed esigente e in un mercato, veloce e feroce, le cui dimensioni oltrepassano di gran lunga i confini locali e nazionali.
Servono professionisti capaci e aggiornati e servono innanzitutto figure manageriali ad hoc, ovvero una prima linea, con potere decisionale e gestionale, in grado di cogliere in maniera più creativa e lungimirante le sfide che l’economia odierna lancia a tutti i settori, in particolar modo, a quello turistico.
La creatività, l’innovazione e il talento non si fermeranno, nel food come nel non-food.