Noce, magica e prodigiosa
La sacralità della noce d’altra parte era presente già nel mondo greco, dove il nome delle noci karya rimanda al mito di Caria, una bellissima ragazza di cui si innamorò il dio Dioniso.
Secondo un proverbio, «alla fine d’agosto la prima noce cade nel bosco»: è per questo che il numero di fine estate abbiamo deciso di dedicarlo a questo nobile frutto, il cui nome scientifico Juglans, contrazione di Iovis glans (ghianda di Giove), denota fin da subito il legame con la sacralità, dovuta probabilmente alla maestosità della pianta e al fatto che cresce in luoghi isolati, aristocraticamente lontano dalle altre specie arboree. E in effetti il legame della noce con il mondo divino per gli antichi Romani non era messo in discussione. Virgilio nel I libro delle Georgiche ricorda l’uso di osservare l’albero delle noci in primavera per ricavarne un pronostico relativo alla raccolta del grano, mentre è noto il lancio beneaugurale delle noci nelle cerimonie matrimoniali dei Latini, rito rimasto ancora vivo fino alla metà del secolo scorso a Modica, in Sicilia.
La sacralità della noce d’altra parte era presente già nel mondo greco, dove il nome delle noci karya rimanda al mito di Caria, una bellissima ragazza di cui si innamorò il dio Dioniso. Quando le sue gelose sorelle Orfe e Lico furono da lui trasformate in roccia, Caria ne morì di dolore e Dioniso, impietosito, la trasformò in noce, albero fecondo di frutti nutrienti e vitali.
Anche nelle fiabe la noce è legata a valori positivi e così Mignolina, nella favola di Andersen, ha come culla un guscio di noce e la principessa della celebre favola Il forno dei fratelli Grimm riceve dalla regina dei rospi tre noci, che le serviranno a conquistare l’amore del bellissimo principe. Stessa cosa accade anche in un’altra loro fiaba, Il principe e la principessa, mentre nella in Gentaglia Galletto utilizza i gusci di noci per costruire una bellissima carrozza.
Ancora oggi portare una noce in tasca si dice protegga dalla cattiva sorte, propiziando successo e salute. Infine, sognare le noci significa che si scoprirà qualcosa che potrà essere utilizzato a proprio vantaggio.
Forse la valenza positiva delle noci nasce dal fatto che esse sono un vero tesoro per la nostra salute, ricche come sono di vitamine e proprietà antiossidanti: contengono proteine, fosforo, calcio, ferro, potassio e zinco, e le vitamine B1, B6 ed E. Tuttavia, ciò che conferisce loro un ancor maggior potere curativo è l’abbondanza di grassi monoinsaturi (i famosi omega 3 e 6), l’arma più potente per combattere il colesterolo cattivo. Pertanto, consumate con regolarità aiutano a regolare la pressione alta, migliorano la memoria e favoriscono la rigenerazione delle cellule dell’epidermide. Il presente numero vi consentirà di scoprire ed esplorare tutti gli aspetti di questo frutto, sia dal punto di vista della salute e del benessere, sia dal punto di vista culinario, proponendo un vasto panorama di ricette e abbinamenti, ricordando però che le noci sono buone anche semplicemente con il pane, tanto che in Veneto c’è il proverbio «Pan e nose magnar da Dose» ossia «Pane e noce mangiar da Doge».