Quando mangiare sano diventa insano
Cercare di mangiar bene e curare la propria salute e il proprio aspetto, sono desideri legittimi, a patto di non diventare schiavi di questo desiderio, arrivando a sviluppare un vero e proprio disturbo. L’ortoressia nervosa e la vigoressia rappresentano un’estremizzazione di tali tendenze alimentari.
Negli ultimi trent’anni si è assistito a un notevole cambiamento nel rapporto tra individui e cibo, il quale sembra aver assunto un’estrema rilevanza nel raggiungimento del benessere psicofisico.
Il diffondersi di filosofie di vita salutiste e di mode alimentari (il vegetarianismo, il veganismo l’alimentazione bio, ecc.) si accompagna a una crescente attenzione delle persone verso il mangiare sano. Si evidenziano comportamenti sempre più diffusi di selezione degli alimenti da privilegiare o da evitare, anche supportati da messaggi mediatici o veicolati attraverso i social che tendono a esaltare alcuni cibi e nutrienti, demonizzandone altri. Paura e disgusto, confusione e allarmismo rendono a volte difficoltoso orientarsi.
Cercare di mangiar bene e curare la propria salute e il proprio aspetto, sono desideri legittimi, a patto di non diventare schiavi di questo desiderio, arrivando a sviluppare un vero e proprio disturbo. L’ortoressia nervosa e la vigoressia rappresentano un’estremizzazione di tali tendenze alimentari. Questi disturbi sono stati descritti più recentemente rispetto a quelli alimentari già noti e definiti clinicamente (anoressia e bulimia nervose, disturbo da alimentazione incontrollata).
L’ortoressia nervosa (ortho = giusto, oreksis = appetito), termine introdotto per la prima volta da Bratman e Knight nel 1997, indica una fissazione non salutare verso i cibi salutari, con una modalità ossessiva nella scelta e nel consumo di alimenti sani e puliti. Si seguono diete restrittive, eliminando un gran numero di cibi ritenuti dannosi, impuri e si pone un’attenzione ossessiva alla cottura e alla preparazione di ogni piatto per raggiungere un perfetto stato di salute e benessere. La persona che ne soffre manifesta una vera e propria ossessione verso un’alimentazione corretta e sana, tanto da diventare fortemente selettiva nella scelta di cosa mangiare e arrivando a eliminare dalla sua dieta molti tipi di alimenti – se non addirittura interi gruppi – perché li percepisce come non sani. Nella vigoressia, invece, l’ossessione riguarda l’ottenimento di una perfetta forma fisica mediante un’alimentazione iper-proteica e il regolare esercizio fisico, finalizzati a ottenere una muscolatura ipertrofica. In entrambi i casi, l’ossessione assorbe molte energie e tempo e diventa primaria rispetto ad altre attività e interessi, con conseguente ritiro sociale e perdita del piacere del cibo e della convivialità.