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La cucina primordiale dello chef Errico Recanati

Ideatore della cucina neorurale, dove la tradizione acquisita nel tempo si fonde con le nuove tecniche e la ricerca di oggi.

La cucina è un elemento costitutivo della vita di Errico Recanati, cresciuto nel ristorante della nonna Andreina a fianco della mamma Ave: spiedo e cacciagione erano così tanto parte di lui da essere scontati, sebbene invisibili. È stata infatti una panna cotta a dare il via alla sua passione: la prima ricetta, realizzata un Errico ventiduenne, lo ha fatto entrare in cucina, da dove non è più uscito. Diventato in breve tempo il sous chef di nonna Andreina, ha appreso da lei le tecniche e le preparazioni base della cucina di tradizione marchigiana, sia di carne sia di pesce.  
Con lui è entrata in cucina la terza generazione del Ristorante Andreina. I suoi studi e la sua carriera iniziano frequentando i corsi alla Scuola Étoile e facendo poi stage da Gianfranco Vissani, Pietro Leeman del Joya (primo ristorante vegetariano stellato Michelin in Italia) e Martin Dalsass del ristorante Talvo 
Con il tempo si specializza nella cottura primordiale allo spiedo e alla brace: nasce così l’idea di una cucina neorurale, dove la tradizione acquisita nel tempo si fonde con le nuove tecniche e la ricerca di oggi. Una ricerca che può essere definita innovativamente primordiale: centro di tutto è la brace e lo spiedo, esaltato dal supporto di tecniche sperimentali e originali. 
La sua attenzione per la qualità delle materie prime, per la selezione dei produttori, per le nuove tecniche portano l’originaria trattoria per cacciatori a ricevere prestigiosi premi, tra cui la sua prima stella Michelin nella guida 2013 e l’ingresso, nel 2015, ne Le Soste, prestigiosa associazione che rappresenta la cultura della cucina italiana nel mondo con la sua super-selezione di ristoranti top. 
«Un piatto deve emozionare tutte le generazioni per generare un ricordo: se questo non succede, non avremo generato vita! Per questo io cerco una cucina senza età, che si spoglia dalle mode del momento ed è vicina al cuore di ognuno di noi» conclude Errico Recanati. 

La Ricetta dello Chef