Il ruolo della forma mentis nel lavoro
Per migliorare la qualità della vita negli ambienti di lavoro è fondamentale capire qual è la struttura di pensiero che caratterizza le persone che li compongono, perché è proprio dalla loro forma mentis che dipendono,
Per migliorare la qualità della vita negli ambienti di lavoro è fondamentale capire qual è la struttura di pensiero che caratterizza le persone che li compongono, perché è proprio dalla loro forma mentis che dipendono, prevalentemente, l’efficacia organizzativa e il benessere psicologico – e quindi il successo.
Chi è alla guida di ogni genere di organizzazione dovrebbe sapere quale tipo di mindset contraddistingue i propri dipendenti e collaboratori, al fine di poter gestire più efficacemente le modalità in cui si approcciano, periodicamente, al raggiungimento dei loro obiettivi.
Non è certo questa la sede per approfondire temi scientifici così complessi: qui l’intento è soltanto quello di evidenziare come ogni persona abbia un modello di pensiero costruitosi nel tempo in base alle esperienze vissute, e come tale modello di pensiero possa incidere sullo sforzo e sull’impegno che esse impiegano per raggiungere i risultati stabiliti.
Sarà quindi opportuno capire quale modello, relativo all’intelligenza e all’impiego delle qualità umane, sia prevalente nella vostra organizzazione: quello statico o quello dinamico. Chi ha una forma mentis statica tende a credere che l’intelligenza e le qualità umane siano innate e costituiscano tratti fissi, immutabili, come scolpiti nella pietra. Chi invece ha una forma mentis dinamica è convinto che certe qualità, tra cui l’intelligenza, possano essere sviluppate nel tempo attraverso la formazione e l’esercizio.
Sono evidenti le conseguenze dei due diversi mindset: nel primo, le persone tenderanno a non voler migliorare le proprie mancanze o a superare i propri limiti; nel secondo metteranno tutto il loro impegno e costanza nel perseguimento dei propri obiettivi, tenderanno con più facilità ad assumersi i rischi e ad affrontare delle sfide.
Per questi motivi, in un mercato sempre più complesso e competitivo, è compito di ogni manager esaminare e gestire con attenzione le caratteristiche proprie dei due mindset, al fine di migliorare le relazioni e le qualità professionali di chi deve portare all’eccellenza l’impresa.
Chi vuole garantire il successo di un’azienda dovrà quindi evitare un errore importante: pensare che quello che le persone sono e ottengono possa essere solamente frutto delle loro attitudini, delle abilità innate o delle competenze acquisite. Evitare questo errore richiede una forte leadership volta a creare strutture di pensiero capaci di generare la crescita continua delle persone e soprattutto capace di diffondere, nell’ambiente di lavoro, un nuovo paradigma: le persone sono ciò che sono grazie a quello che scelgono o non scelgono di pensare e di fare attraverso lo sforzo e l’impegno mirato a ottenere nuovi risultati.
Leader e manager dovranno sempre più impegnarsi a coltivare nell’ambiente di lavoro il mindset dinamico vincente, con la consapevolezza che, se un’organizzazione è caratterizzata prevalentemente da una forma mentis statica, avrà già deciso di rimanere indietro rispetto a chi pensa che si possa migliorare quotidianamente.