I piatti tipici del territorio sono rielaborati con leggere varianti e sono presentati in modo elegante e senza contaminazioni eccessive e forzate. Tra i piatti spiccano la Lingua di vitello tonné, Ramen di Lampredotto e il Maialino da latte con cime di rapa e salsa bernese. Ogni sera tre special in lavagna arricchiscono il ventaglio di scelta per il cliente.
La carta dei vini è ben strutturata e curiosa, ottima la selezione di bollicine e vini naturali. Ampia scelta di vini al bicchiere e di birre artigianali.
L’impronta di bistrot parigino si evince anche dai tavoli in legno apparecchiati senza tovaglia. «L’obiettivo è spogliarsi del superfluo per concentrarsi solo sul piatto», sostiene il patron Claudio Di Sante che, con la sua compagna Alice Dal Dosso, ha avviato questa attività nel 2015.
Lo staff di sala e cucina è giovane e preparato, unito dalla passione per il cibo e dalla voglia di svolgere al meglio il proprio lavoro.